Domanda:
Secondo voi k cos'è veramente il razzismo?
Alby91 /=\
2008-11-14 10:34:01 UTC
A mio parere "razzismo" è una parola k in molti accostano ad altri senza un vero motivo.Cioè faccio un esempio:se io dicessi k mi sta sul c@zzo un napoletano o un rumeno, allora la risposta pronta sarebbe:tu 6 razzista.Ma secondo voi è giusto oppure no?a mio parere il razzismo è un altra cosa...
PS:scusate x il paragone col napoletano e il rumeno ma è la prima cosa k mi è venuta in mente...
Dodici risposte:
»Provolina ~ Non è tempo per lei
2008-11-14 11:22:17 UTC
Anche l'esempio che hai fatto tu può essere considerato come forma di razzismo.

Esiste il razzismo anche tra Nord e Sud, non solo quello per il colore della pelle.

Razzismo è disprezzo del diverso, paura anche...proprio perchè la diversità è qualcosa di "ignoto". Razzismo è disprezzare non solo chi è diverso esteriormente...ma anche chi ha usanze, tradizioni, storia e religioni diverse.

Razzismo è discriminazione per differenze fisiche, territoriali e culturali.

Il razzismo è stupidità.

Quello che comunque voglio farti capire è che non è un razzista solo chi discrimina per il colore della pelle, ma anche chi fa ciò per tutto quello che riguarda un "popolo" diverso dal suo.

Per questo anche l'esempio da te fatto (non ti sto accusando, ho capito che era un esempio) può essere considerato "razzista".

Spero di essermi spiegata.

Buona serata.
anonymous
2016-11-10 09:24:55 UTC
mi viene in mente un mio compagno di classe va a caccia, mi da della tr... perché gli gira male, offende donne e stranieri... in questo caso sussistono eccome i collegamenti: ignoranza, sta tutto lì Razzismo, specismo, sessismo, non si conosce non si rispetta, si ha paura d'altra parte non credo che queste tre cose vadano sempre a braccetto anche se è %. probabile trovare un veg* (quindi si suppone antispecista) che sia razzista o sessista. questo perché se si ha rispetto e si dona amore a chi è tanto diverso come un animale mi pare impossibile odiare un fratello o una sorella umano/a! ...allo stesso modo, come si può pensare che chi odia persone distinctive possa amare addirittura gli animali?
anonymous
2008-11-14 10:44:14 UTC
secondo me il razzismo è la paura di un individuo verso un'intera razza. Anche a me delle volte pur dicendo che mi sta antipatica una persona che guardacaso è albanese mi è stato dato della razzista, ma secondo me nn c'entra davvero niente!!mi può rimanere antipatica una persona italiana cm un rumeno...il vero razzismo è il disprezzo di persone diverse da noi cm cultura e società, e spesso la violenza verso di qst è dato dalla paura di persone sconosciute
anonymous
2008-11-14 10:40:38 UTC
secondo me il razzismo

è una cosa bruttissima xk

noi tutti siamo uguali

nn c'è nessuna differenza infondo...

cmq hai ragione...

kissone ciao
DEIMON DEBIRU BATTSU! YA-HA!!!!!
2008-11-14 10:40:37 UTC
https://answersrip.com/question/index?qid=20081114093516AALrdEi
ribelle_84
2008-11-14 10:39:52 UTC
il fatto che ti venga in mente un napoletano o rumeno,ma non uno milanese dice gia qualcosa..

secondo me e il

''non accettare diversita''

+''egoismo''

+''paura dal nuovo''

+''pregiudizio''

= razzismo.
anonymous
2008-11-14 10:39:47 UTC
Il razzismo è credere che si possa giudicare una persona solo perchè questa appartenga ad un ambito geografico-culturale diverso dal proprio.

quindi per me, è razzista chi dice che gli fanno schifo i napoletani e i rumeni, perchè fa un'astrazione su di un gruppo di persone pensando che abbiano tutti gli stessi requisiti senza vedere nel particolare
anonymous
2008-11-14 10:39:36 UTC
il razzismo è ignoranza è il pregiudizio è la cattiveria ................è un sacco di cose............il tuo diventa razzismo quando dici mi stanno sul ----i napoletani e i rumeni
Giorgia
2008-11-14 10:39:00 UTC
Il razzismo è l' intolleranza verso altre persone ke possono essere di qualsiasi stato, ma anke ,secondo me, contro gay x esempio
Vodka Facile
2008-11-14 10:38:05 UTC
non rispondo a domande da negri



(era una battuta, non picchiatemi)
sant'Elena tatuata
2008-11-14 10:42:06 UTC
io sono dell'idea che tutti siamo razzisti visto che è un sentimento normale e umano.nel mondo siamo in tanti e tante sono le diversità ed è normle che qualche diversità non ci piaccia o ci infastidisca.. quello che va condannato è l'odio razziale che è ben diverso..
anonymous
2008-11-14 10:38:37 UTC
Il termine razzismo in origine si soleva far nascere dalla composizione di razza, dal latino generatio oppure ratio, con il significato di natura, qualità e ismo, suffisso latino -ismus di origine greca -ισμός (-ismòs), con medesimo significato di "classificazione" o "categorizzazione", qui inteso come astratto collettivo, sistema di idee, fazione e, per estensione, partito politico che può sottintendere significati differenti, ma nelle moderne lingue neolatine si pensa che razza derivi in realtà dal francese antico, haraz o haras, allevamento di cavalli, per falsa divisione del termine unito all'articolo, l'haraz diventa così la razza[1][2].

In sintesi:



1. storicamente rappresenta un insieme di teorie, rivelatesi poi errate, con fondamenti e preconcetti anche molto antichi, manifestatisi in ogni tempo con pratiche di oppressione e segregazione razziale, che sostengono che la specie umana sarebbe un insieme di razze, biologicamente differenti, e gerarchicamente ineguali. Tra gli ispiratori ideologici degli aspetti contemporanei di questa teoria vi fu l'aristocratico francese Joseph Arthur de Gobineau, autore di un Essai sur l'inégalité des races humaines[3] (Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane, 1853-1855). Nel XIX secolo il razzismo ebbe una triste dignità scientifica, al punto da venire oggi chiamata dagli storici razzismo scientifico. Intorno al 1850 il razzismo esce dall'ambito scientifico e assume una connotazione politica, diventando l'alibi con cui si cerca di giustificare la legittimità di prevaricazioni e violenze. Una delle massime espressioni di questo uso è stato il nazismo.

2. in senso colloquiale definisce ogni atteggiamento attivo di intolleranza (che può tradursi in minacce, discriminazione, violenza) verso gruppi di persone identificabili attraverso la loro cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico o altre caratteristiche. In tale senso, però, sarebbero più precisi, anche se sono raramente usati nel linguaggio corrente, termini come xenofobia o meglio ancora etnocentrismo

3. in senso più lato comprende anche ogni atteggiamento passivo di insofferenza, pregiudizio, discriminazione, teso a pretendere un atteggiamento di considerazione particolare da parte di gruppi di persone che si identificano attraverso la loro cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico o altre caratteristiche.





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Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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